Live
Report: SUFFOCATION + CEPHALIC CARNAGE + HAVOK + FALLUJAH + NATRON + SUBHUMAN =
MASSACRO
Da quando ho avviato questa specie di blog sono stato accusato più volte e da più persone di essere
prevenuto quando si parla di musica, specialmente di death-core.
Vedete, non è così.
Non sono prevenuto, semplicemente se un
disco o un gruppo per me equivale a un fallo di scimmia ricoperto di materia
fecale, non vedo perchè devo analizzarlo “a fondo” solo per scoprire che in
quell’orrido intruglio di chuga chuga,
notine e riff incastrati senza logica e un cantante che non ha idea di cosa sia
il creare una “linea vocale”. Perchè devo farlo? Perchè devo anche solo
rispettare il genere? Posso rispettare magari chi lo suona (entro certi
limiti), ma il genere?
No, per me la maggior parte dei gruppi death-core sono
escrementi malcomposti usciti dalla bocca di un poveraccio il quale per un
devastante blocco delle vie instestinali e rettali è costretto a espellere le
sostanze non desiderate dal suo organismo attraverso l’apparato orale.
Spero di essere stato il più chiaro possibile e sapete qual
è la figata? Che c’è una marea di gente che la pensa come me e sapete cos’è
ancora più figo? Che ieri sera al Blogos di Casalecchio c’è stato un concertone
mostruoso che ovviamente con la classica antipatia che mi contraddistingue e
che scopro sempre più odiata (e questo mi lusinga, sappiatelo) andrò a
riassumervi:
IL BLOGOS
Ovviamente Bologna ha seguito la moda italiana del: “ehi
siamo poveri e c’è crisi, siamo giovani 30enni più precari di un maschio di
mantide religiosa durante l’accoppiamento, però visto che siamo messi così male
vestiamoci alla moda con abiti costosissimi e andiamo in posti dove paghiamo
quasi quanto l’affitto della nostra stanza per una sola serata di musica truzza”.
L’ottenebramento mentale è arrivato anche in una città dove la
cultura e la musica dovrebbero essere al massimo ha portato alla riduzione
drastica dei posti dove suonare un po’ di musica seria e so che un sacco di
gente magari criticherà locali come la Distilleria o il Blogos per l’acustica,
il palco e altre menate, ma io dico grazie a questi posti perchè sono gli unici
nei quali è possibile andarsi a sparare un po’ di gruppi cazzuti e vedere gente
che al posto delle palle c’ha due sfere di acciaio inox che Mastrota si sogna (e grazie mille ai Nanowar!)
Voto: Hamburger di cane
NATRON
Causa lavoro e causa il senso dell’orientamento random mio e
dei miei compari arriviamo tardi e ci perdiamo i Subhuman. Peccato perchè
ricordo che il loro chitarrista era un mostro, ho ancora un loro vecchio EP che
ogni tanto ascolto, testi e cantato in italiano, scelta coraggiosa che se porca
miseria facessero un po’ tutte le band nostrane FORSE e dico FORSE ci si potrebbe
differenziare un po’ dalla scena mondiale... Tra l'altro la maggior parte della gente che scrive testi in inglese fa degli errori mostruosi e scusatemi, ma con l'inglese ci lavoro e con questo non voglio dire che ho un collega con baffetti, tuba, monocolo e bastone elegante che parla come Oliver Hardy doppiato da Sordi.
Detto questo, dopo aver mangiato un hamburger di cane al bar
del locale, aver acquistato la prevendita per il concerto dei Krisiun del 4
luglio, salutato un po’ di gentaglia old school come me e vari compagni di
banane mi appropinquo a vedere i Natron, una vecchia conoscenza. Che dire? I
baresi continuano a smanganellare per bene, Max legna ancora come un dannato e
i loro fan sono come sempre molto attivi durante la performance. Non ho ben
capito perchè siano stati relegati su un palchetto supplementare all’angolo del
locale, penso che un gruppo come i Natron dovrebbe suonare sul palco
principale...
Che cazzo è vero che sono fermi da un bel po’, però sono un gruppo
storico a livello nazionale, francamente gli avrei dato più valenza.
Comunque
poco male, i pezzi rendevano e l’esperienza si è vista e si è sentita.
Purtroppo i suoni erano un po’ caotici, ma per il resto direi che quel poco che
ho visto mi ha convinto e spero che questi antichi maestri tornino di nuovo a
cavalcare la scena, magari con un nuovo disco.
Voto: Vecchiaia bruciata
FALLUJAH
Tornando al discorso di sopra sul fatto di essere prevenuti
o meno, devo dire di essere partito con una cattiva idea su i Fallujah che si è
trasformata in qualcosa di più positivo. I giovani qui hanno del serio
potenziale per fare dell’ottimo death tecnico, forse un po’ acerbini su alcune
cose come alcuni stacchi, parti del cantato poco convincenti e sicuramente l’eccessiva presenza
dei soli di chitarra che dopo un po’ servivano davvero a poco se non a mandare
gli spettatori al bar alla ricerca disperata di caffè lunghi. Buone le
atmosfere e ottimo il batterista, purtroppo suonare a metronomo toglie anima al
genere e la freddezza si percepisce per tutta la durata della loro performance
anche perchè ai vari musicisti sembrava avessero ficcato un tronco di quercia
nel culo, stavano più dritti del cazzo di un attore porno dopo una siringa di
sangue di cavallo. Il cantante che sembrava uscito da Alvin Superstar aveva una
curiosa maglietta con dei gatti stellari che secondo me il gruppo avrebbe dovuto
mettere tra il merchandise; il chitarrista ritmico invece è probabilmente parente dell'uomo invisibile: non si è visto ne sentito per tutto il concerto. Tutto
sommato non conoscendo molto bene i pezzi dei signorini qui, devo dire di aver
apprezzato, spero solo che mettano un cazzo di guinzaglio al loro pallido
chitarrista solista perchè si sentiva solo lui e sinceramente era fin troppo presente.
Decenti se non altro, ma niente che faccia gridare al miracolo... Diciamo solo
che ne hanno di plasmon da mangiare
Voto: Giovini di fredde speranze
HAVOK
Loro li volevo vedere da un po’. Fate conto di questo,
difficilmente vado a cercarmi immagini delle band a meno che non mi capitino a
tiro, questo perchè non me ne frega proprio un cazzo dell’aspetto dei musicisti
quindi ieri è stato il mio primo impatto visivo con gli Havok e...
Bè cazzo il chitarrista solista... Ok, ha una plettrata
alternata invidiabile, ma per la miseria... Sembra un bimbo grasso con capelli
lunghi e barba, probabilmente Akira Toriyama si è ispirato a lui per creare Majin Bu
e sono sicuro che il tipozzo ne abbia mangiati di biscottoni e forse anche di
persone. Era quasi inquietante quando operava la whammy bar e faceva le sue stupide pose, tirava fuori quella lingua squamosa dalla sua faccia
grassoccia e se la rideva. Devo ammetterlo, nella sua pacioccosità era quasi
minaccioso. Citando uno dei baldi giovini che erano con me ieri sera: “fuori
luogo”.
Parlando di musica, gli Havok fanno quello che devono:
spaccano e divertono con il loro thrash fracassone contornato da qualche idea
moderna che non guasta, ero lì sotto il palco a dimenarmi come un dannato
mentre dietro di me partiva il pogo selvaggio, mi becco le classiche gomitate
dietro la nuca, ma posso vantare di un buon collo e di una sopportazione del
dolore molto elevata percui non ci faccio caso e mi godo tutto il loro show. La
differenza stilistica con i freddi Fallujah si sente e divampa come il fuoco
dopo una fagiolata alla trattoria Busconazzi di Crepa Lafava, il batterista
(che dopo il concerto girava come perso come in un tunnel di pensieri) dava delle
mazzate assurde facendo urlare la batteria, il chitarrista ritmico e cantante
ha fatto un ottimo lavoro sia con la voce che con lo strumento, mentre Majin Bu
partiva in assoli Gilbertiani e in quelle facce da totale apocalisse gommosa
che penso mi rimarranno impresse nella mente per il resto della settimana,
tormentandomi con incubi cioccolatosi e caramellosi. Il top sono state “Scumbag
in Disguise” e “Time is Up”, entrambe del loro ultimo ottimo CD, ma direi che
il tutto è stato suonato con gran vigore e energia proprio come vuole la
tradizione thrash.
Voto: Pacioccosi, ma letali
CEPHALIC CARNAGE
Non ho mai apprezzato totalmente il lavoro di questa band,
ma li rispetto comunque perchè sono pazzi e fanno quello che cazzo vogliono con
la musica. Come asserivo in una conversazione post concerto, non amo molto i
gruppi che prendono in giro il genere facendo il genere, non ha molto senso e
francamente spesso ne sminuisce anche il valore artistico.
I Cephalic Carnage
tutto sommato hanno tirato fuori dei bei pezzi, ma vista la loro totale follia
secondo me non sono mai riusciti a uscire fuori dallo status di “culto” e del “death divertente”. Comunque ieri è stata la prima volta che li
ho visti dal vivo e devo dire di essermi fatto un bel viaggione e di aver
capito una cosa: ai Cephalic Carnage e ai Suffocation piace fumare un sacco di
erba, tranne a Dave Culross che era lì all’angolo del palco a osservare il
tutto con occhi rapaci.
Ottima
performance, ottimo suono e ottime mazzate, il loro batterista è un energumeno
che probabilmente nel Curriculum ha anche un periodo lavorativo come impiegato
presso la Famiglia Addams e come cacciatore di Yeti. Pesta così tanto la
batteria che sposta gli strumenti, li distrugge, li ricompone e li ridistrugge,
una personcina a modo che sicuramente ha vinto anche delle gare di testate
contro dei rinoceronti.
Gran pacca e gran precisione, assolutamente mostruosi
anche gli altri componenti della band che non ne sbagliano una pur mantenendo l’attitudine
fancazzara e pur avendo fumato erba prima di salire sul palco. Durante il
concerto, il “timido” chitarrista e cantante degli Havok pensa bene di usarmi
come piattaforma per salire e scendere dal palco, ma quando sei alto e ti vuoi
mettere davanti alle spie dello stage succede praticamente sempre, sono
fortunato che mi capitano sempre i tipi più bassi.
I Cephalic chiudono
scimmiottando il black metal con una goliardica mascherata che diverte persino
i blackster travestiti da deathster per l’occasione, sebbene sono sicuro che
qualcuno avrà provato un minimo di risentimento per quella pagliacciata. Ad
ogni modo per me dopo un’esibizione coi controcazzi come la loro avrebbero
potuto anche buttare del pesce marcio ripieno di uova scadute sul pubblico,
penso che tutti sarebbero stati comunque contenti.
Voto: Fumati e cazzuti
SUFFOCATION
Mullen è rimasto a casa perchè deve lavorà. Almeno questo ha
dichiarato alle fonti ufficiali, niente più live all’estero per lui a quanto
pare, ma secondo me la verità è un’altra. Si è rotto il cazzo e si vuole dare
al Karaoke, disciplina nella quale si è cimentato con risultati davvero... “Particolari”.
Ovviamente massimo rispetto, ma fatto sta che al suo posto per questo tour lo
ha sostituito Gallagher dei Dying Fetus che senza una chitarra in mano sul
palco è come un coltello durante la festa nazionale del gelato cremoso.
Praticamente la combo “sogno” di molti fan del death metal della costa est degli Stati Uniti, si può forse chiedere di meglio? Sebbene io sia
partito un po’ dubbioso sulle qualità di frontman di Gallagher devo dire che
sono stato alquanto soddisfatto, certo mancavano le smanacciate e le linguate
di Frank Mullen, ma direi che la pelata e la voce c’erano quindi perchè
lamentarsi? Certo, ero sicuro che a un certo punto Gallagher avrebbe strippato
e dopo aver steso Marchais e Hobbs con una testata, gli avrebbe rubato la chitarra
per sweeppare con gusto, fregandosene di tutto il resto.
Questa cosa magari gli sarà passata per la testa, ma
fortunatamente non lo ha fatto e il concerto è stato... Incredibile.
Tra le
varie conferme a livello musicale ne ho anche avuta una scientifica: Dave
Culross non appartiene alla nostra stessa razza... Intendo quella umana. Questo
tizio è probabilmente uno dei batteristi migliori in circolazione e perdonatemi
se era di una precisione e di una potenza incredibile, senza contare delle
rullate da stregoneria che riusciva a tirare fuori. Lo spettacolo dei signori
qui taglia più teste di un boia fatto di acidi a una riunione di condominio
francese con “Thrones of Blood”, “Pierced From Within”, “Catatonia” e “Liege of
Inveracity” che attivano il pulsante DISTRUZIONE nelle teste di tutti i
presenti, insieme a pezzi dell'ultimo disco come “My Demise” e “As Grace Descends”. Gallagher
anima il palco con la sua enorme presenza e le sue doti vocali, facendo anche
salire sul palco delle signorine, per poi lanciarle sulla folla.
Incredibili i soli di Marchais e Hobbs, puliti
e precisi come da studio, ho apprezzato anche il suono usato per le ritmiche,
non troppo pulitino e zozzo quanto bastava per rimandare alle radici hardcore
della band. Devo comunque dire che oltre Culross quello che mi è piaciuto di
più è stato Derek Boyer, veramente una gran attitudine nel suonare lo
strumento, un bassista con i controcoglioni che ha fatto di tutto per “sternare”
(termine passato dal dialetto dell’entroterra campano) i presenti.
Niente da dire, soddisfatto al 100%. Una grande performance.
Voto: Maestosi
Ieri è stata un ottima serata, ottimo pubblico
e ottimi gruppi, chiude il tutto un concerto fatto soffiando nelle bottiglie da
parte degli Havok, una performance con la quale potrebbero anche pensare di
camparci visti i pochi soldi che girano nel metal ultimamente.
In bocca al lupo a loro quindi, speriamo solo che Majin Bu
non li trasformi tutti in biscotti.
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