sabato 18 maggio 2013

NAUSEA, SPLEEN E MERDA

Regarde les Hommes Tomber

Se Baudelaire fosse nato in questo periodo avrebbe scritto ben altro che Spleen. Probabilmente le sue poesie più che da amarezza e malessere sarebbero state ricoperte di bestemmie e altri richiami a quello di sopra e poi sarebbe stato sicuramente un metallaro... Di quelli depressi ovviamente, niente sorrisoni e assolazzi power da birra con gli amici.
Fanculo il jazz e tutta la cacca trombettosa, fanculo il rock intellettualoide, il vecchio Charles avrebbe preso la chitarra in mano e avrebbe tirato giù riffoni monolitici, di quelli che ti fanno andare in depressione, roba che una giornata spesa a portare gli antipaticissimi e bigotti parenti della vostra anima gemella (così è unisex e nessuno si lamenta) per chiese e piazze vi sembrerà un piacevole diversivo.

Prendendo sicuramente spunto dal sopracitato pesantone francese e da altri amici suoi come Sartre e Camus, i Regarde les Hommes Tomber in questo self titled vi sboccano addosso tutta la melma nera che invade i loro corpi, liberandosi per quaranta minuti di quel fastidio al fianco che interviene tutte le volte che la vostra vita vi sembra ingiusta.
Riffoni tra il post-metal e il doom innalzano colonne di sofferenza, sulle quali la voce urla verso il nulla cosmico il proprio dissenso, la lacerazione di tutto ciò che è male, ma senza essere ascoltata. C'è solo nero infinito e noi, piccole sagome senza uno scopo, non possiamo che guardare il cielo violaceo e tumefatto con orrore. Intrecci di chitarra tra arpeggi dissonanti creano l'incessante malessere, la Nausea, l'inferno creato da chi ci circonda. Stranieri completamente assuefatti dalla società, i Regarde les Hommes Tomber compiono omicidi senza un motivo e ridono in faccia a Dio, rifiutando il perdono, chiudendosi nella loro eterna malinconia e spegnendo qualsiasi luce possa apparire alla fine del tunnel.

Questo disco è sicuramente una bella sorpresa per tutti gli amanti del genere ed è probabilmente uno dei migliori episodi dell'anno. Gradita la lunghezza contenuta sia delle tracce che del disco, scelta che rende il tutto più fruibile e riascoltabile, in modo da riscoprire ogni volta diverse sfumature.
Intendiamoci, i Regarde les Hommes Tomber non propongono assolutamente niente di nuovo, le idee proposte non sono certo innovative, ma sono messe bene, sono evocative e fanno un gran lavoro nel mettervi addosso un bel mare di merda karmica e buona fortuna nel provare a togliervelo da dosso senza sporcarvi le mani.

Un disco di debutto davvero notevole che mi sento di consigliare a tutti i fan di Neurosis, Isis, Cult of Luna e combriccola.

Voto:

8/10 più tanto, tanto Spleen


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