mercoledì 17 aprile 2013

CHE CLASSE...



Expurgate – Dementia Tremens
 
The liquor in my veins \ it’s time to fuck her face!

E così che sulla traccia “40oz. Facefuck” gli Expurgate passano ad uno degli stacchi slam più devastanti degli ultimi tempi, con questa affermazione ponderata, riflessiva e sopratutto classosa. I qui presenti gentiluomini fanno sfoggio di smartellante brutal da rabbia cefalica con il loro Dementia Tremens, un prodotto confezionato di tanta di quella violenza che potrebbe fare da colonna sonora a qualche film di Takashi Miike. Scordatevi tutto ciò che avete imparato sulla musica di classe, su quei bei tipi in giacca e cravatta che si fanno in quattro per seguire il frenetico conduttore d’orchestra, quelle soavi e soffici sezioni di archi e fiati e quell’assolo di violino che vi apre il cuore, portandolo lì dove il gabbiano dialoga con il sole. L’opener “86” prenderà quel gabbiano e probabilmente lo divorerà vivo e poi ne violenterà l’orrida carcassa, o forse invertirà le cose, non voglio proprio saperlo! Fatto sta che qui si sfascia tutto dall’inizio alla fine, tra pezzi come “Viscera Insufflation”, “Redemption Through Seppuku” e “Metamphetamine Induced Surrogacy Malformation” che possono tranquillamente messi tra i migliori esempi che il brutal più bestiale può offrire e dai titoli potrete anche capire di cosa parlano i testi quindi non aspettatevi Percy Shelley o Coleridge anche se sono sicuro che probabilmente avrebbero apprezzato. Le tracce non hanno assolutamente una struttura lineare, sono riff messi uno sopra l'altro come richiesto dallo stile, la cosa che gli Expurgate riescono a fare è non annoiare, risultando sempre violenti e incredibilmente devastanti su ogni singolo episodio del disco. Oltre la voce che è una gara di rutti di Serie A,  le chitarre grattano così tanto che se mettete un pezzo di parmigiano vicino alle casse ve lo ritroverete già pronto per essere messo sulla pasta, riff mastodontici e tremolo picking da asini castrati e infuriati, una batteria che non fa altro che menare mazzate, probabilmente suonando su un kit composto da un rullante, un tom e un paio di piatti. Grande onore al basso, suonato con una violenza indicibile, ha quel suono che è come il matrimonio tra la gomma e la ruggine, esce fuori dalle casse con una prepotenza inaudita e dona al disco e agli ascoltatori altre ragioni per commettere atti violenti contro il proprio collo. La produzione funziona in tutto tranne che per la voce, leggeremente sotto gli altri strumenti, ma questo non rovina l’ottimo missaggio dei pezzi fatto con suoni chiari, ma non digitilizzati, mostrando una buona comprensione del genere da parte dei musicisti e del tecnico.  Questo Dementia Tremens degli Expurgate è probabilmente una delle migliori uscite slam degli ultimi anni dopo Realms of The Ungodly dei Condemned, un disco che consiglio a tutti gli amanti della ingiustificata, insensata e animalesca violenza trucida.

P.S.

Bella anche la copertina che si distanzia un po' dal solito immaginario brutal slam.

Voto:

9 più un gabbiano.

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