venerdì 25 gennaio 2013

QUESTIONE INTERIORA




Visceral Disgorge – Ingesting Putridity 

Per quale motivo al mondo sto ascoltando un gruppo che si chiama Sbocco Viscerale il quale disco si chiama Ingoiando il Putridume? 

Voglio dire... Cosa mi viene in mente?

Guardate la copertina. Guardatela bene. E’ il frutto di anni e anni di manicomio. Da quello che vedo e che intuisco si tratta di una sottospecie di insetto albero alieno che sta massacrando, squartando, spellando, sbudellando, martoriando e infine divorando dei poveri tizi. Osservando bene ai lati dell’orrido mostro, si possono notare due facce umane intrappolate nell’orrore e se uno ci fa caso, i tipozzi agli angoli impalati sono un uomo e una donna.

C’è un senso a tutto questo?

No, ma si.

Insomma, di sicuro rappresenta appieno la musica contenuta in questo CD. 

Puro slam della vecchia scuola senza fronzoli o cazzatine varie. Sono solo gran piatti spremuti come arance su delle noci di cocco maneggiate da scimmie strafatte di sangue di mangusta. Le chitarre si riproducono in riff minimali che mirano solo a devastare senza creare nulla di un minimo piacevole. La parola d’ordine è groove, anche ascoltandolo distrattamente questo CD mi fa tamburellare le dita sulla scrivania e fare su e giù con la mia testa da macaco. 

Inutile cercare anche un micron di originalità in questo salasso musicale, ma alla fine non penso che questi tizi stessero cercando niente di più che un modo per uccidere qualsiasi concezione di melodia. Se si vuole parlare di musica come tale, questo disco non vale nulla. E’ merda. E’ solo roba fatta a tempo con un buon ritmo, ma niente di che. 

Se si parla di Brutal Slam Death Metal che per nessuna ragione può essere intesa come BELLA musica, allora questo può essere un buon disco. Non ottimo, ma buono. Insomma, ha i suoi difettucci, non tutti i giri di chitarra sono irresistibili, si ripetono troppo e le soluzioni di batteria sono davvero troppo simili tra di loro. Anche le composizioni dopo un po’ risolvono sempre sugli stessi tempi, provando solo occasionalmente qualcosa che si distacchi un po’ dal genere slam, un genere assolutamente noioso se non arricchito da un tocco personale (vedi Abominable Putridity, Abnormity, l'ultimo dei Condemned e i primi Devourment). 

Altro difetto è la voce, veramente di un fiacco incredibile, non so se per colpa della produzione o del cantante che è davvero di una debolezza  vergognosa. Però bisogna anche dire che i riff si incastrano bene e il groove c’è, il disco per le pretese che ha fila liscio come un insetto albero alieno che sbrana i cristiani. 

Rispetto molto più questi tizi che altri gruppi pretenziosi e chiassoni incapaci di produrre anche solo due tracce decenti in un intera discografia. 

Ingesting Putridity è un buon lavoro da onesto slammatore, ma niente di più.

Voto:

6,5 più del sangue di mangusta

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