mercoledì 23 gennaio 2013

MALTA SUI TUBI



Beheaded  - Never to Dawn

Non me ne voglia l’ottima band prog-rock italiana, ma non avevo proprio idea di che titolo usare, ero per strada e mi è venuta in mente questa idiozia. 

Alla fine i Beheaded sono di Malta, come sapranno bene tutti... Lo sapete vero? No? Bè il loro incredibile Omnious Bloodline è stato recensito su questo blog (pubblicità!) quindi se ancora non lo avete ascoltato procuratevelo in qualche modo perchè non potrà che essere un ottimo ponte per arrivare all’ascolto del loro nuovo CD, un lavoro che il sottoscritto attendeva da molto tempo.
Tagliamo corto che così diventa cor e poi to, Never To Dawn soddisfa tutte le mie aspettative classificandosi tranquillamente tra i migliori CD death degli ultimi tempi. 

D’altronde i Beheaded non falliscono di certo nel creare deliri sonori con riff originali e soluzioni che si rifanno alla scuola Suffocation e Monstrosity, ma del tutto personali. Insomma, questi fanno del death metal, prendono spunto dai grandi maestri e senza essere troppo pretenziosi (eh Devolved?) ti spiattellano in faccia potenza sonora, giri di chitarra personali e studiati, una batteria che schiaccia i sassi e una voce assolutamente devastante. 

Ma tu guarda un po’ se per ascoltare del death metal decente bisogna andare a tirare fuori i gruppi maltesi...

Insomma  questi Beheaded e i loro compatrioti Abysmal Torment da soli han fatto dischi più cazzuti, cattivi e potenti di tutta la sfilza di nuovi gruppotti breakdown cazzi nel culo orecchino figotto e capello zannuto.

Vogliamo forse mettere a confronto? No, lasciate stare, non si può fare, è come chiedere a un neonato di fermare un pugno di Vlad Klitschko con la sua manina anche se lui non picchierebbe mai un piccolo essere indifeso, a meno che questo non gli insulti la mamma.

Never To Dawn è un CD studiato, studiato fino al minimo dettaglio, gli ottimi singoli riff si intrecciano in composizioni mostruose, dove ogni tanto fanno capolino anche degli assoli inventivi e ponderati, niente puttanate sweep merda senza una singola pausa, tanto di cappello ai chitarristi per essere riusciti a fare degli assoli sensati in dei pezzi death metal, una roba che non si vedeva dai tempi dei Death.  Di sicuro questo lavoro è più tosto e difficile da seguire di Omnious Bloodline, ma non potrà fare a meno di catturarvi e di trascinarvi nelle sue profondità.  Tracce come “Dead Silence” tolgono il fiato, mentre gli stacchi tecnici di “Perished Into Inexistence” vi sballotteranno come l’ultima sbronza che vi siete presi alla Rugbisti Arrabbiati Anonimi.  Non mancano anche alcune sperimentazioni come in “Towards an Abducted Sun”, dove la voce sembra quasi cantata dalle più oscure e dimenticate profondità marine che diventa il preludio della devastante “Descent into Sanguinary Seas”. La chiusura a dir poco epica di "The Ancient Acumen" rientra assolutamente tra le mie tracce preferite, bisognerebbe davvero imparare a chiuderli i CD e i Beheaded potrebbero dare tranquillamente lezioni. 

Leggevo che la volontà del gruppo era di creare un concept sull’acqua in generale. Certo, non è che questo si capisca molto, ma bisogna almeno notare la voglia di creare una poetica diversa invece dei soliti testi smembrabudella. 

Alla fine poi non mi sorprende, i Beheaded sono sempre stati un gruppo intelligente e ovviamente rifacendosi ai Suffocation non potevano che essere un filo più elevati rispetto alle altre band del genere. 

Se non si è ancora capito che personalmente adoro questi tizi sotto c’è il voto. 

Voto (ve l’avevo detto): 

10 più un taglio di capelli zannuto

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