Beheaded - Never to Dawn
Non me ne voglia l’ottima band prog-rock italiana, ma non
avevo proprio idea di che titolo usare, ero per strada e mi è venuta in mente
questa idiozia.
Alla fine i Beheaded sono di Malta, come sapranno bene tutti...
Lo sapete vero? No? Bè il loro incredibile Omnious Bloodline è stato recensito
su questo blog (pubblicità!) quindi se ancora non lo avete ascoltato
procuratevelo in qualche modo perchè non potrà che essere un ottimo ponte per
arrivare all’ascolto del loro nuovo CD, un lavoro che il sottoscritto attendeva
da molto tempo.
Tagliamo corto che così diventa cor e poi to, Never To Dawn
soddisfa tutte le mie aspettative classificandosi tranquillamente tra i
migliori CD death degli ultimi tempi.
D’altronde i Beheaded non falliscono di
certo nel creare deliri sonori con riff originali e soluzioni che si rifanno
alla scuola Suffocation e Monstrosity, ma del tutto personali. Insomma, questi
fanno del death metal, prendono spunto dai grandi maestri e senza essere troppo
pretenziosi (eh Devolved?) ti spiattellano in faccia potenza sonora, giri di
chitarra personali e studiati, una batteria che schiaccia i sassi e una voce
assolutamente devastante.
Ma tu guarda un po’ se per ascoltare del death metal
decente bisogna andare a tirare fuori i gruppi maltesi...
Insomma questi
Beheaded e i loro compatrioti Abysmal Torment da soli han fatto dischi più
cazzuti, cattivi e potenti di tutta la sfilza di nuovi gruppotti breakdown
cazzi nel culo orecchino figotto e capello zannuto.
Vogliamo forse mettere a confronto? No, lasciate stare, non
si può fare, è come chiedere a un neonato di fermare un pugno di Vlad Klitschko con
la sua manina anche se lui non picchierebbe mai un piccolo essere indifeso, a meno che questo non gli insulti la mamma.
Never To Dawn è un CD studiato, studiato fino al minimo
dettaglio, gli ottimi singoli riff si intrecciano in composizioni mostruose,
dove ogni tanto fanno capolino anche degli assoli inventivi e ponderati, niente
puttanate sweep merda senza una singola pausa, tanto di cappello ai chitarristi
per essere riusciti a fare degli assoli sensati in dei pezzi death metal, una
roba che non si vedeva dai tempi dei Death.
Di sicuro questo lavoro è più tosto e difficile da seguire di Omnious
Bloodline, ma non potrà fare a meno di catturarvi e di trascinarvi nelle sue
profondità. Tracce come “Dead Silence”
tolgono il fiato, mentre gli stacchi tecnici di “Perished Into Inexistence” vi
sballotteranno come l’ultima sbronza che vi siete presi alla Rugbisti
Arrabbiati Anonimi. Non mancano anche
alcune sperimentazioni come in “Towards an Abducted Sun”, dove la voce sembra
quasi cantata dalle più oscure e dimenticate profondità marine che diventa il
preludio della devastante “Descent into Sanguinary Seas”. La chiusura a dir poco epica di "The Ancient Acumen" rientra assolutamente tra le mie tracce preferite, bisognerebbe davvero imparare a chiuderli i CD e i Beheaded potrebbero dare tranquillamente lezioni.
Leggevo che la volontà
del gruppo era di creare un concept sull’acqua in generale.
Certo, non è che questo si capisca molto, ma bisogna almeno notare la voglia di
creare una poetica diversa invece dei soliti testi smembrabudella.
Alla fine
poi non mi sorprende, i Beheaded sono sempre stati un gruppo intelligente e
ovviamente rifacendosi ai Suffocation non potevano che essere un filo più
elevati rispetto alle altre band del genere.
Se non si è ancora capito che personalmente adoro questi
tizi sotto c’è il voto.
Voto (ve l’avevo detto):
10 più un taglio di capelli zannuto
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