Incantation – Vanquish in Vengeance
Che dire? Vecchi. Vecchi arzilli e curiosi. I vecchiazzi
arcigni e quelli poco simpatici. Quelli brontoloni e quelli sbuffosi fino a
quelli incazzati di New York.
Incantation. Che nome di merda... Ma esiste sta parola? Insomma cazzo, pare il nome di una telenovela brasiliana e di sicuro non mi ispira granchè di cattivo... Bè al tempo lo pensavo, poi un amico mi fece sentire "Blissful Bloodshower" e cambiai idea.
Non riesco veramente a capire perchè al tempo andassero di
moda tutti sti nomi che finivano con –tion-, probabilmente le idee in quanto a
nomi non erano proprio al massimo. Oh, sempre meglio che quelli di adesso, ora
per fare una band seguita devi avere un nome di almeno quattro righe, in rima
baciata e possibilmente contenente delle allegorie.
Ma torniamo noi.
Qualcuno questi Incantation non li avrà mai sentiti
nominare. Può essere, come può anche essere che la vostra concezione di vita
siano Facebook, i Meme, i Behemoth e Call Of Duty. In tal caso potete anche
andare a fare da raccattapalle in un match di Speedball.
Bene, possiamo andare oltre:
Gli Incantation hanno tirato fuori un altro disco.
Incredibile, li avrei dati per spacciati e invece questi tizi riprendono in
mano gli strumenti e registrano l’ennesima guida su come fare del doom-death
con i contro coglioni. Dinosauri in via d’estinzione che ruggiscono contro la
morte imminente facendo tremare tutto e tutti. Senza sprecare troppe parole
Vanquish in Vengeance è un vero macigno, un suono mastodontico e pieno da vera
e propria catacomba, non aspettatevi niente di diverso, questi sono gli
Incantation nudi e crudi. Melodie malefiche, assalti in tremolo picking e blast
beat uniti a parti dall’incedere lento e monolitico, se vi piacciono bene,
altrimenti non so... Penso che stiano cercando dei volontari per nutrire gli
orsi delle caverne in via d’estinzione.
Che dire, tracce come “Trascend in Absolute Dissolution” (il
testo parla sicuramente del mio periodo universitario), “Profound Loathing” e
la title track dovrebbero togliervi ogni dubbio dalla testa, direi che anche se
ammaccati, vecchi e putrefatti, uno dei più grandi gruppi death metal di sempre
è tornato e lo ha fatto alla grande.
I Behemoth vi fanno venire? Siete insignificanti quanto un
unghia appena tagliata.
Ascoltate gli Incantation e diventate dei veri uomini.
Fighette.
P.S.
Mi sembra ovvio che la copertina del disco raffiguri un gruppo di uomini chiusi in una stanza per anni ai quali è stata gettata in mezzo una rivista porno.
Voto:
9 più un tagliaunghie.
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