giovedì 20 dicembre 2012

TEMPESTA DI SCHIAFFI



Unmerficul – Unmercifully Beaten 


Qualcuno faccia una camomilla a questi tizi, dev’essergli andato tutto storto negli ultimi anni della loro vita. Gli è andata così di traverso che adesso devono camminare a testa in giù per equilibrarsi.

Prima di premere play per piacere munitevi di paradenti, casco da football americano, santini protettivi e i dischi dei Behemoth, qui si inizia a prendere mazzate dall’inizio alla fine e mentre sarete in questo turbine di violenza vi verrà voglia di spezzare sulle vostre ginocchia i vari fiacchissimi CD della band di  Nergal.

Vi credete dei duri solo perchè ascoltate i Behemoth

No, non lo siete, non sarete mai pronti a questa scarica di pugni, persino Ken il Guerriero è andato a stringere la mano a questi malati di mente che hanno avuto una laurea ad honorem presso Tana delle Tigri

Che vi descrivo a fare le tracce? Posso solo dirvi che i riff sono di un’ignoranza allucinante, roba che Phil Fasciana potrebbe addirittura sembrare un intellettuale della chitarra. Botte e controtempi spaventosi di pura violenza della vecchia guardia, la migliore, la più audace e la più efficace. Tra campioni di urla, demoni e altre terribili e indicibili torture afflitte al genere umano, Unmercifully Beaten è come farsi cadere un mobile Ikea sull’alluce, sono bestemmie censurate con i ghirigori tipo Topolino e stelline che volano a destra e a sinistra. E’ come sbattere con il gomito contro uno spigolo, come prendere una pallonata sul naso, come giocare a calcetto con un amico che non la passa mai, come prendere palo a porta vuota… Tutte quelle cose che fanno incazzare più di ogni altra cosa. 

Dimenticatevi cambi di tempo, assoli, virtuosismi e tutto ciò che potrebbe anche solo un minimo deliziare il vostro ascolto, nulla, qui è violenza allo stato brado. Il batterista del gruppo è portatore sano di rabbia ed è stato abbattuto con un fucile a pallettoni subito dopo la registrazione del disco perché appena alzatosi dalla batteria ha iniziato a percuotere tutti i tizi che gli capitavano a tiro. Gli Unmerciful sono così tanto incazzati che i linguisti più famosi del mondo si sono riuniti per trovare un nuovo termine che definisca tutta questa ferocia. 

Con titoli come “Shotgun Sodomy” e “Mass Execution” si va sul sicuro, specialmente per chi ama la nuova scuola. E’ uno di quei dischi che non si possono poi tanto analizzare, se siete in cerca di violenza sonora ben eseguita fatelo vostro in qualsiasi modo, ma non pensate di trovarci chissà cosa di speciale. Vi dico solo che la traccia di chiusura "Seething Darkness" è uno dei pezzi più violenti che ho ascoltato ultimamente.

Sono solo schiaffi.
 
Schiaffi, schiaffi e ancora schiaffi.

Avete capito?

Schiaffi.

Voto:

8 più uno schiaffo.

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