Unmerficul – Unmercifully Beaten

Prima di premere play per piacere munitevi di paradenti,
casco da football americano, santini protettivi e i dischi dei Behemoth, qui si inizia a
prendere mazzate dall’inizio alla fine e mentre sarete in questo turbine di violenza vi verrà voglia di spezzare sulle vostre ginocchia i vari fiacchissimi CD della band di Nergal.
Vi credete dei duri solo perchè ascoltate i Behemoth?
No, non lo siete,
non sarete mai pronti a questa scarica di pugni, persino Ken il Guerriero è
andato a stringere la mano a questi malati di mente che hanno avuto una laurea
ad honorem presso Tana delle Tigri.
Che vi descrivo a fare le tracce? Posso
solo dirvi che i riff sono di un’ignoranza allucinante, roba che Phil Fasciana
potrebbe addirittura sembrare un intellettuale della chitarra. Botte e
controtempi spaventosi di pura violenza della vecchia guardia, la migliore, la
più audace e la più efficace. Tra campioni di urla, demoni e altre terribili e
indicibili torture afflitte al genere umano, Unmercifully Beaten è come farsi
cadere un mobile Ikea sull’alluce, sono bestemmie censurate con i ghirigori
tipo Topolino e stelline che volano a destra e a sinistra. E’ come sbattere con
il gomito contro uno spigolo, come prendere una pallonata sul naso, come
giocare a calcetto con un amico che non la passa mai, come prendere palo a
porta vuota… Tutte quelle cose che fanno incazzare più di ogni altra cosa.
Dimenticatevi cambi di tempo, assoli, virtuosismi e tutto
ciò che potrebbe anche solo un minimo deliziare il vostro ascolto, nulla, qui è
violenza allo stato brado. Il batterista del gruppo è portatore sano di rabbia
ed è stato abbattuto con un fucile a pallettoni subito dopo la registrazione
del disco perché appena alzatosi dalla batteria ha iniziato a percuotere tutti
i tizi che gli capitavano a tiro. Gli Unmerciful sono così tanto incazzati che i
linguisti più famosi del mondo si sono riuniti per trovare un nuovo termine che
definisca tutta questa ferocia.
Con titoli come “Shotgun Sodomy” e “Mass Execution” si va
sul sicuro, specialmente per chi ama la nuova scuola. E’ uno di quei dischi che
non si possono poi tanto analizzare, se siete in cerca di violenza sonora ben
eseguita fatelo vostro in qualsiasi modo, ma non pensate di trovarci chissà
cosa di speciale. Vi dico solo che la traccia di chiusura "Seething Darkness" è uno dei pezzi più violenti che ho ascoltato ultimamente.
Sono solo schiaffi.
Schiaffi, schiaffi e ancora schiaffi.
Avete capito?
Schiaffi.
Voto:
8 più uno schiaffo.
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