Atrophia
Red Sun – Twisted Logic
Adoro essere choosy! A me piace fare lo schizzinoso e andare
a pescare tutte le cose che non posso fare, ma che voglio fare! A chi non piace
essere choosy? Mi piace così tanto che lo metto addirittura in grassetto! Choosy! Alla Fornero di sicuro no, ma non date troppo peso alle sue
parole… E’ pur sempre una docente universitaria e su avanti, quali di quei
grinzosi imbecilli prendereste troppo sul serio? Sono saliti sulle cattedre
quando erano ancora vuote e quando arrivarci era un gioco da ragazzi, quella è
gente che di vita non sa niente, non dovete prendervela sul serio.
E’ ovvio che lo fanno apposta per farci infuriare,
imbestialire e per deriderci. Loro sono stati creati per farlo, sono la cruda e
pura rappresentazione del male universale, il potere, la politica, i soldi, l’economia.
Cosa ne è mai venuto fuori di buono da queste cose? Quindi io non mi sorprendo
se questi vecchi si divertono a fare di noi i loro burattini, non mi sorprendo
affatto perché loro sono il male.
Ma su avanti, stupidi metallari imbecilli, pensavate davvero
che il vostro Satana fosse il più cazzuto stronzo di tutti? Ma non vi rendete
conto che siete solo dei poveri depressi? Dei letargici ragazzoni che non
vogliono crescere e che sperano che un giorno il grande Lucifero venga a
purificare il mondo con il suo fuoco infernale? Non avete capito proprio
niente, Satana e Lucifero sono solo due sfigati.
Satana e Lucifero hanno forse alzato le tasse per
arricchirsi? Hanno forse sconti e entrate gratis per qualsiasi cosa oltre a uno
stipendio stellare recepito per sedersi una volta al giorno su una sedia e
dormire? Vi criticano forse per le vostre difficili scelte di vita? No. Satana
e Lucifero sono due poveri idioti.
Basta pentagrammi e basta Capri Neri delle Foreste, da oggi
in poi voglio la Fornero, Berlusconi, Alfano, Monti, Bersani, Alfano e tutta la
Sacra Cricca. Niente più inni a Satana nei dischi black, solo lodi alle grandi
orge Berlusconiane, solo denigrazioni verso il diritto del lavoro, inginocchiati
davanti alle gambe aperte della Fornero, dalla quale putridi serprenti escono
fuori per mordere il vostro collo e succhiarne via l’anima. Incredibili e indicibili rituali fatti in nome
di Monti, mentre i vostri organi interni diventano d’oro e l’orrido vecchio si trasforma
in gigantesco ragno e ve li succhia via tra disgustosi rumori e liquidi
immondi.
Non è forse il nostro incubo peggiore?
In tutto questo c’è qualcosa che mi sto dimenticando…
Ah si! La recensione di Twisted Logic degli Atrophia Red
Sun, un gruppo passato come al solito in sordina, ignorato e dimenticato. Ma
eccomi qui a riproporli, o meglio a riproporre il loro capolavoro, un
incredibile misto tra black, industrial e death metal.
Tra mid-tempo grossi e
cattivi, parti melodiche di impatto e effetti di tastiera da metropoli
cibernetica gli Atrophia Red Sun tirano fuori tutta la loro personalità. Si
passa dall’assalto melodico di “Code World” agli accordoni Fear Factoriani di “Inspiration”
che si vanno poi a evolvere in una composizione progressive con una classe
incredibile, senza perdere assolutamente il feeling futuristico, garantito
dalle ottime tastiere. Pezzi di grande classe seguono con “Nameless Rot”, una
furia fatta di tecnicismi e atmosfere sinistre e “Sins Of Nations”, un’altra
follia compositiva tra intrecci di chitarra e tastiera innovativi ed efficaci,
con una serie di effetti da vomito celebrale, roba che i Symphony X e i vari
gruppi power di merda possono andare a fare direttamente i calzolai con le loro
tastierine fighette. Ma si, vaffanculo il power! Ascoltate i riffoni degli
Atrophia Red Sun, la colonna sonora perfetta per andare a caccia di replicanti,
per navigare nel cyberspazio o per cercare guai nel Budayeen. Fatevi moddare il
cervello e lanciatevi in questo mare di cavi e innesti robotici! Tra questo delirio generale, non posso non citare la ripresa del tema di X-Files nella title track, geniale! Ottimo anche
il lavoro della voce, un cantato black glaciale che si sposta ogni tanto su un
pulito disperato, ma senza esagerare.
Purtroppo tra tutta questa fredda furia di acciaio sintetico
e macchine che sfrecciano spietate nello Sprawl ci sono dei malfunzionamenti:
la produzione è imbarazzante. Le chitarre sono tirate al massimo e spesso
coprono il resto degli strumenti, il mix delle tastiere a volte e troppo basso
e bisogna davvero sforzarsi per sentire alcuni effetti il che è un peccato, perché
vi assicuro che il tastierista ha fatto un lavoro superlativo. Stessa cosa per
la batteria, di ottima fattura, ma che viene comunque a volte oscurata dalle
chitarre. Anche il suono non è proprio fantastico, certo se contiamo che questo
è un disco del 2000 di un gruppo che non è proprio stato trattato benissimo si
può chiudere un occhio, la cosa che dispiace è che il mix dei suoni abbassa l’ottima
media della qualità delle tracce. Altro punto, le tracce non sono
accessibilissime, ovvero, all’inizio potrà sembrare di trovarsi davanti a un
lavoro di facile ascolto, ma provate ad ascoltare “Structure Of Emptiness” e
poi ne parliamo. E’ ostico, ma non un ostico che si apre, un ostico che vuole
rimanere tale e che bisogna davvero apprezzare per quel che è.
Detto questo, Twisted Logic è sicuramente una perla nascosta
nel mondo del metal, un sottovalutato lavoro di precisione chirurgica e feeling
futuristico davvero difficile da trovare ultimamente, anche perché l’industrial
o altresì detto “cyber-metal” è un genere che sta morendo lentamente, come la
fantascienza in letteratura, quindi ogni tanto rispolverare qualche ottimo
disco di questo sotto-sotto-genere non può che fare bene.
Ah, se pensate che gli Scarve o i Biomechanical siano industrial provate a
usare la vostra testa per fermare delle palle da bowling, potrebbe schiarirvi
le idee.
Voto:
8,5 più una ruga della Fornero.
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