venerdì 29 giugno 2012

REUNIONI DI CONDOMINIO


Cynic – Carbon Based Anathomy


Potrei fare un post lungo quanto il muso del portiere tedesco dopo il secondo gol di Balotelli sulla super partita di ieri, ma penso che sia superfluo e quindi procederò a parlare dei Cynic, uno dei gruppi più strani della storia del metal. 
I Cynic sono stati portati nell’olimpo dei gruppi prog-death dei primi anni 90 grazie al loro primo e unico lavoro del tempo: Focus. Il disco in questione proponeva un ottimo incrocio tra il death floridiano, psichedelia e fusion, un lavoro unico nel suo genere e che ancora oggi viene preso come punto di riferimento da qualsiasi gruppo voglia cimentarsi in stili più complessi. D’altronde il gruppo è composto da musicisti incredibili che poi col metal c’hanno poco a che fare, a parte la loro partecipazione su Human dei Death che può tranquillamente essere considerato come Chuck Schuldiner featuring Cynic.
Ma poi? Cos’hanno fatto i Cynic oltre a Focus per meritarsi così tante attenzioni? Nient’altro, si sono sciolti subito dopo il loro capo e unico lavoro. Anni di oblio e di assoluto silenzio da parte del gruppo mentre la scena metal si evolveva intorno a loro, i classici saggi gorilla di montagna che dopo aver illuminato le masse, tornano nelle loro caverne in eremitica meditazione, lasciando gli spiriti vogliosi di altre savie nozioni. Poi succede, la reunion! A tutti piace il termine reunion, la reunion nella musica è sempre presagio di qualcosa di buono, vecchi musicisti che all’epoca avevano fatto faville che si riuniscono così per far venire sobbalzi arterici ai loro fan e per mettere sul banco qualche altro disco e fare qualche altro concerto. Come si fa d’altronde a rifiutare l’idea di suonare su un palco davanti a milioni di persone? Ci sono dei casi però dove la suddetta cerimoniosa comune pratica bandistica non ha proprio senso. E questo è proprio il caso dei Cynic.
Devo dire che di tutti i gruppi che si sono rimessi a suonare dopo svariati anni, i Cynic sono quelli dei quali me n’è fregato di meno e badate, non passa anno senza che non ascolti Focus per almeno una settimana. Il fatto è che secondo me non puoi pretendere di ricominciare a suonare dopo quasi dieci anni, avendo lasciato la scena con un SOLO disco. Adesso molti mi daranno dell’incompetente, ma io ho sempre preferito gli Atheist, d’altronde hanno lavorato molto di più, sono stati più propositivi e meno fighe lesse. Aggiungete anche il fatto che la loro reunion ha portato ad un ottimo disco che è Jupiter (recensione qualche post più in basso) allora per me non c’è paragone. Cos’hanno fatto i Cynic con la loro reunion invece? Niente di che, dopo il deludente Traced in the Air che è praticamente la copia emo di Focus (dove praticamente riesco a gradire solo “King of those who know”), i cari sperimentatori floridiani si sono buttati in qualcosa che non ho ben capito: Carbon Based Anathomy. L’EP in questione potrebbe essere considerato come una scimmiottatura dei migliori Kayo Dot (un tempo Maudlin of the Wheel), proponendosi in un malriuscito misto tra musica etnica, fusion e post rock. Lo dico subito, le tracce migliori (non belle, migliori) sono quelle dove il gruppo non suona, ovvero la traccia di apertura e di chiusura insieme a “Bija!”, piccoli pezzi strumentali con atmosfere orientali. Il problema è che quando i Cynic poi iniziano a voler fare i Cynic le cose vanno più a puttane di Lapo. La title track è un noioso tamburellare ultra tecnico che non finisce più e la chitarra non fa altro che prodursi in serie di accordi che solo Masvidal comprende, cantandoci anche sopra in maniera soporifera. La stessa formula viene riproposta in “Box up my bones” dove stavolta l’unica aggiunta è un po’ di chitarra distorta che non si capisce se vuole dare potenza al pezzo o semplicemente è stata messa per variare su una composizione praticamente uguale alla title track. Praticamente i nuovi Cynic sono questo: tamburellata ultratecnica con chitarre atmosferiche, voce da mondo dei sogni, qualche distorsione qui e li, assolino finale e niente di più. Buttate nel cesso tutte le buone idee del passato, questo gruppo è diventato un noiosissimo esempio di come non si debba fare musica di basso livello tentando di spacciarla per qualcosa di altamente innovativo e sperimentale. Non sto parlando di metal, parlo proprio di qualsiasi altro genere possibile che i Cynic stiano tentando di fare, stanno sbagliando tutto. Ormai si sente che è un gruppo senza alcuna identità, troppo vecchio per proporre qualcosa di accattivante, senza gli evidenti attributi per mordere ancora le orecchie dei fan in puro stile Mike Tyson. Sono convinto che se invece di fare le fighe avessero prodotto di più negli anni 90, la loro reunion sarebbe stata diversa, d’altronde come un mio vecchio maestro mi diceva “nella musica puoi avere tutta la tecnica che vuoi, ma spesso è l’esperienza che conta di più” e purtroppo di esperienza i Cynic ne hanno veramente poca. Lasciamo stare che abbiano tirato fuori Focus e che abbiano suonato in Human, come gruppo hanno fatto poco e purtroppo questo non fa che influire sulla qualità della loro musica in questo periodo. Peccato perché potevano fare molto di più. 

Se volete un buon disco per dormire, Carbon Based Anathomy sarà una deliziosa ninna nanna, tra l’altro la voce in pulito di Masvidal ha una delle tonalità più noiose e monotone che io abbia mai sentito in vita mia. Cari Cynic, scioglietevi di nuovo per favore, anche nell'acido va benissimo.

Voto:

2 come i gollazzi fatti alla Germania ieri sera

Nessun commento:

Posta un commento