Beheaded – Omnious Bloodline

Così funziona ragazzi, paese piccolo non vuol dire metal
meno cazzuto. Siete dei folli se pensate che il meglio venga sempre
dall’America. Malta, ragazzi Malta. Un’isola che ha sfornato gruppi capaci di
farvi saltare il cervello, e non ditemi che noi qui abbiamo dei gruppi validi
perché gli Hour of Penance farebbero vomitare persino un anoressico. Quello non
è death metal, è solo un tripudio di doppie casse insensate, composizioni
senz’anima che non fanno un minimo per alimentare in voi la voglia di
distruzione. Dite la verità, non vi fanno venire il grugno cattivo e
primordiale, non vi aumentano la voglia di potassio (banane) e di carne viva.
No, non vi richiamano a ciò che eravate prima, in realtà gruppi come gli Hour
of Penance vi fanno solo sentire dei falsi fighi amanti della tecnica fine a se
stessa. Invece i Beheaded richiamano tutto ciò che è BRUTALE e MORTALE, senza
cazzi e mazzi. Lo dico, sono uno di quei gruppi che potrebbero facilmente far
immaginare una rissa tra cannibali, infausto spettacolo di membra scarnificate
e lacerate in un tripudio di odio e sangue che si sparge sulla bianca erba
della terra. Cosa pensate? Che tutto sia partito da esseri civilizzati alieni?
No. Noi veniamo dal basso, dal cannibalismo e dalla morte totale, la poesia
risiede negli animi umani più bassi ed abbietti che voi possiate mai
immaginare, non all’aulico o al celestiale. Noi proveniamo dalla terra e dal
sangue ed è questo che i Beheaded suonano.
Provate anche solo a trovarmi un punto negativo in questo CD che va
assolutamente ascoltato. Questi tizi hanno riff che potrebbero sovrastare
quelli dei tanto amati Suffocation ed un ritmo che potrebbe quasi arrivare a
quello trovato dai gloriosi Morpheus Descends. Se il Death Metal potesse essere
messo in gutturale e inarmonica poesia, sarebbero i Beheaded a scriverlo. Tutto
è caos incastonato in perfetti giri di chitarra e batterie primordiali, la voce
un cantico proveniente dai vostri più bassi istinti, niente è puro, tutto si
sporca in un soave nichilismo. Non descrivo neanche le tracce perché non ce n’è
neanche una fuori posto, le chitarre si inventano in terrificanti giri, stop
and go e terrificanti crescendo, mentre la sezione ritmica si attesta su quanto
più di antico possiate immaginare, ritmi in battere ed in levare che vi faranno
passare qualsiasi voglia di musica commerciale, metal fighetto e altre merdazze
da MTV. Qui c’è vera rabbia messa in battute musicali, studiate e ciniche fino
alla fine. Roba suiperiore.
Voto:
10 più un vaffanculo
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