mercoledì 16 maggio 2012

MENO GUSTO (Parte 3 - Daniel of Salvation)

Pain Of Salvation - Road Salt One

(no, non lo linko sto myspace...)

Qualcuno mi spiega perchè certa gente esce fuori di cervello? Forse sono stati troppi pasti macrobiohippielogici, ma io penso che Daniel Gildenlow sia andato. Magari qualche insalata di troppo ha creato dei rampicanti cerebrali che adesso lo controllano, vita propria come quelli della casa del povero Usher che lo hanno portato a degradare una delle migliori band progressive degli ultimi dieci anni in un qualcosa che non si capisce molto bene. Ne "la Leggenda del Pianista sull'Oceano" di Tornatore c'è una frase che mi è sempre stata simpatica: "Quando non sai cos'è, allora è Jazz". Secondo questa frase in Road Salt One i Pain of Salvation fanno jazz, perchè ragazzi davvero non si capisce cosa stiano facendo. E no, ragazzi non è roba sperimentale e non è roba innovativa e non è neanche jazz! Ma cosa cazzo è successo? Allora, per me il tipozzo Gildenlow è sempre stato un po' prima donna, alla fine noi li conosciamo come Pain of Salvation, ma potevano anche chiamarsi Daniel of Salvation perchè tanto da quanto si leggeva dietro i booklet dei capolavori della band, gli altri membri del gruppo partecipavano alle composizioni quanto un nazista parteciperebbe ad un Brit Milah. C'era il nome di Gildenlow ovunque su quei CD, francamente ho sempre apprezzato il Gildenlow musicista, ma questa cosa che era padre padrone della band non mi è mai piaciuta. Poi esce completamente di testa: non va negli Stati Uniti perchè non vuole farsi prendere le impronte digitali, anti-americano e storie simili, si fa fare una chitarra ecologica che immagino poi abbia buttato perchè insuonabilie, fa un mega-musical ultra supersonico con disco annesso che francamente FA CAGARE e poi abbandonato dal fratello (un bassista bravissimo e purtroppo sottovalutato) e dagli altri membri storici della band fa uscire questo nuovo Road Salt One che...Mamma mia che scempio.

Cioè, non è progressive, non è metal, non è rock e non è niente. Addio belle composizioni prog con gran cambi di tempo e parti strumentali della madonna, questo schifo è un misto orrificante di suoni vintage che non esprime la minima emozione, con Gildenlow che vocalizza praticamente ovunque, non sta mai ZITTO, siamo quasi ai livelli di Vomitino dei Lamb of God. Non lo so, è come se Ben Harper avesse incontrato i Living Colour e dopo essersi fumati le ceneri di Jimi Hendrix, tutti quanti completamente belli fatti e sbronzi avessero deciso di scrivere un CD, ma questo non si avvicina neanche a ciò che Road Salt One propone, perchè sono sicuro che Ben Harper ed i Living Colour sbronzi e con in corpo le ceneri di Hendrix farebbero seimila volte di meglio di un Daniel Gildenlow sobrio. Non si può ascoltare, ci sono delle robe blues suonate MALISSIMO tipo "She Likes to Hide" che è un insulto a Woodstock agli anni 70 ed ai grandi chitarristi del blues elettrico. Che schifo, che vergogna, qualcuno dica a Gildenlow di ascoltare un po' di gente tipo Johnny Winter, Muddy Waters, King (Albert, non quel cagone di B.B) e Boo Boo Davis prima di iniziare a comporre robe simili. Pezzi più intimi che i Daniel of Salvation hanno sempre saputo fare sono ridotti a ridicole soluzioni di tastierina su questo disco, basta sentire quella merda di "Sisters" che non capisco se vuole omaggiare le colonne sonore western o gli ottimi Shaman di The Ritual. Bè questo pezzo riesce ad omaggiare solo la fantastica pausa al bagno che ho fatto prima di mettermi a scrivere questa recensione. Le linee vocali vanno alla cazzo di gatto, falso-emotive e piantate in posti dove non dovrebbero esserci, Gildenlogorroicow ci stressa all'infinito con la sua voce che devo dire è anche sotto tono. Comunque questo disco mi fa ridere un sacco, "Tell me you don't know" è una specie di presa in giro del blues classico, perchè dopo aver insultato quello elettrico bisogna smerdare anche quello vecchio. Allora, questo pezzo non lascia dubbi, Robert Johnson ha davvero incontrato il diavolo in quel crocevia:

Il diavolo gli ha detto - Se non vuoi suonare come Gildenlow in "Tell me you don't know" dammi la tua anima! - 

E Robert Johnson ha accettato subito dicendo - Cazzo no, per favore no! Prenditi pure quella di mia madre, mio padre e mia sorella, ma fammi suonare qualcosa di meglio di questa merda! - 

C'è gente che tira fuori sta merda spacciandola per blues, ma un Howlin' Wolf o un Brownie Mcghee ce li vogliamo ascoltare? E caro Gildenlow? Non è che per fare blues ti prendi i tuoi accordini e ci canti sopra a cazzo, quella è musica di puro ritmo e sentimento e tu ormai mi sa che non ne hai proprio. "Sleeping Under The Stars" potrebbe fare da colonna sonora a qualche attrazione a Disneyland, ridicola, trita e ritrita. Poi vabbè continuiamo con il filone della pateticità con "Darkness of mine" veramente tremendo. Tra il rock e qualcosa di non ben definito dove Danielino non fa altro che parlare, cantare, boh sospira qualcosa povera bestia, quanto soffre sto ragazzo mamma mia quanto mi dispiace. Il top però è l'inizio di "Linoeum" dove SICURAMENTE Gildenlow s'è fatto scivolare un amplificatore sul piede nudo, no sul serio sentite i versi che fa prima che parta il pezzo, sono da morire dal ridere. Stranamente questa è quasi l'unica traccia passabile, non che me l'ascolterei isolata cantandola mentre faccio la doccia, però in mezzo al disco è l'unica che riesco ad ascoltare fino alla fine. E poi quell'inizio me lo ascolterei pero ore, che ridere! Vi prego andatevelo ad ascoltare, è troppo bello! Passiamo all'episodio punk con "Curiosity" completamente decontestualizzato, non l'ho proprio capito e quindi sono passato avanti e poi...

Basta, le ultime tracce proprio non ce l'ho fatta ad ascoltarle, ma proprio il suono della produzione mi irrita, è scadente e brutto! Potrebbero scrivere un manuale su come NON fare dei suoni vintage e potrebbero metterci Road Salt One come esempio negativo! Mamma mia, sembra quasi che non siano stati neanche mixati, tra l'altro anche i pochi assoletti sono orribili di suono e non capisco come si sia passato da ottimi assoli con ottimi suoni nei vecchi Daniel of Salvation a queste robe... Già in quell'altra porcata di Scarsick (unica traccia buona "Mrs. Modern Mother Mary") ci si stava avvicinando, ma qui veramente si sorpassa il limite del sopportabile. Veramente, questo è proprio l'esempio di come un altra grande band si sia rovinata, a parte le mie antipatie per Gildenlow, per me Entropia, One hour by the Concrete Lake e Remedy Lane (Perfect Element non lo soffro) sono dei capolavori, ma veramente secondo me Gildenlow può tranquillamente smettere di fare musica. Basta fratello hai rotto il cazzo... Leggo anche che ci sarà un Road Salt Two! No per carità della musica, non lo fare, c'è già un sacco di merda in giro e tu amico mio con questo disco hai già raggiunto il fondo. Torna a mangiarti le tue insalate macrobiologiche a piedi scalzi ed a protestare davanti alla fabbrica della Simmenthal e lascia il palco a gente che ha qualcosa di buono da proporre. Dovresti solo chiedere scusa ai vecchi membri della tua band, sono loro i veri Pain of Salvation, almeno se ne sono andati prima di infangare troppo il nome di un grande gruppo, rovinato come spesso succede dalla solita prima donna del cazzo.

FUCK YEAH!

Voto:

1 più una chitarra macrobioecovegantropicalogica

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