http://www.myspace.com/lambofgod
Recentemente sono andato al cinema. E si, da quando hanno chiuso megavideo e megaupload ho scoperto che esiste un posto dove la gente paga (incredibile!) per vedere un film in un'enorme sala, su un enorme schermo, insieme ad altra gente.
Che cosa da paleolitico.

Lo sgranocchiare dei popcorn che disturba, i tizi che commentano ogni scena, le persone sedute in avanti che oscurano la visuale con la loro circonferenza craniale e poi magari quei posti in prima fila che ti fanno vedere il film in 3D anche senza gli occhiali.
Ma che razza di invenzione è? Il cinema. Roba da vecchi. A noi giovini laureati sotto i 28 piace stare chiusi in casa a vederci i nostri film da soli, così da poter commentare stupidamente ogni scena e mangiare i pop corn, senza preoccuparci di oscurare la vista a qualcuno e di prendere i posti in prima fila. Libertà giovanile al massimo, libertà di stare tra quattro mura, libertà di rimanere isolati dagli altri e di fare ciò che vogliamo.
Chiusi in casa. Che figata!
E vabbè, comunque finchè non rimettono Megavideo, ovvero finchè Eastwood non si è scusato pubblicamente con l'FBI per il suo ultimo film, mi sa che sarò costretto a privarmi della mia libertà giovanile ed andare al cinematografo.
L'altra sera sono andato a vedere un film sull'ornitologia. Il protagonista del film infatti è un accanito appassionato di volatili, con una certa predilezione per il passer domesticus, una passione portata all'ossessione e che purtroppo rende la sua vita un inferno. Questa è la trama a grandi linee. Purtroppo il film non è stato molto gradito da me e da parte di altri giovini amici privati della libertà e che come me sono stati costretti da un sistema tiranno ad uscire di casa per stare con altre persone e vedere insieme un film in uno di questi cosiddetti cinema. Il sottoscritto (che ogni tanto si guarda sotto le chiappe per vedere se la scritta sulla sedia c'è ancora) con questi altri giovini virgulti si è fatto grasse risate e pronunciato commentacci sul film che proprio non gli è piaciuto. Ma dal coro di schiamazzi e risa si è alzata la voce di un altro giovinotto dal quale la pellicola è stata parecchio gradita, ma che purtroppo non è riuscito a spiegarci il suo punto di vista perchè annichilito dai nostri logorroici scherzacci e commentacci sull'ornitologia generale e su come era stata trattata nel film.
Ammetto di non essere mai stato un grande appassionato di cinema. Voglio dire, mi piacciono i film, specialmente quelli dagli anni sessanta agli anni novanta, ma non ho mai capito il cinema come forma d'arte (la settima a quanto pare dopo l'impasto della pizza, le lasagne ed il taglio del melone). Le tecniche di ripresa che mirano a creare il cosidetto "linguaggio cinematografico" mi confondono: il piano all'americana, il primo piano, il campo lungo, il campo di grano, il piano sequenza, il piano jazz ed il piano che se no ti fai male. Tutte queste figure vengono usate sia nei film da grande pubblico, sia nei film "per pochi". Ecco, francamente non ho mai capito il cinema "per pochi". Secondo me è semplice questione di gusti, come nella musica. Il poi sforzarsi di dire che un film è bello solo perchè si sono viste determinate figure l'ho sempre trovato un po' sciocco. Insomma è normale che a vedere un film "difficile", oltre ai cinefili ci vada una bella fetta di pubblico composto in larga parte da gente che queste figure non sa neanche cosa siano e che se dici campo lungo si immaginano lo stadio di Holly e Benji. A queste persone, me compreso, il film può piacere o non piacere per una mera questione di impatto visivo, trama o attori. D'altronde il cinema è arte per tutti e c'è poco da fare.
Come la musica.
Prendiamo ovviamente in considerazione il rumoraccio metalloso. Penso che quel film sull'ornitologia che ho visto e che non ho gradito, possa essere paragonato ad un disco dei Suffocation. Estremo, violento e senza speranza. Ecco sono sicuro che se al posto di quel film fosse stato trasmesso un intero concerto dei Suffocation, sarei stato l'unico a rimanere nella sala. Gli altri se ne sarebbero andati tra risa e commentacci su tutto quel rumore ed il mio parere sarebbe stato zittito. In questo mi sento vicino al giovinotto che del film sull'ornitologia ne ha colto un significato più profondo, ma che non è riuscito a farlo comprendere a noi altri. E con questo non voglio dire che nella musica dei Suffocation ci sia del significato. Voglio dire che tutte le forme d'arte, per quanto si possa analizzare un dipinto, un film o un brano musicale alla fine si riducono solo al gusto personale e non importa quanto si cerchi di farle capire, se una cosa non piace all'inizio non c'è verso di farla apprezzare spiegandone i contenuti nascosti. D'altronde gli antichi romani lo dicevano che dei gusti non si deve sputare.
Ehi a proposito di gusti e di sputare, la volete sapere una cosa? L'ultimo disco dei Lamb of God è
veramente patetico.
Gusti.
Probabilmente dopo questa affermazione alcuni dei loro fan che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui hanno già premuto indietro sul browser definendomi uno che non capisce un aves. Ma vabbè, sono gusti, d'altronde sono sicuro che qualche cinefilo che ha apprezzato il film menzionato prima sarebbe d'accordo con i fan dei Lamb of God.
Ma suvvia, sono solo opinioni personali, non prendetevela se dico che i Lamb of God sono uno dei gruppi più sopravvalutati della storia del metal. Insomma As Palaces Burn, che pure era un lavoro neanche discreto, era stato tirato a mille, prodotto da Devin Townsend e lanciato come la rivoluzione della nuova ondata di metal americano...
Giesù, Giesueppe e Giemaria!
Ogni tanto becco qualche recensione su riviste mainstream che li osannano e che definiscono questo loro ultimo lavoro Resolution come un gran disco. Per carità, che siano gusti o mazzette da parte delle case discografiche non sono affari miei, dopotutto mazzette e panelle fanno i figli belli, per storpiare un vecchio detto. Ma veniamo agli Agnello di Dio, chiamati un tempo i Brucia il Prete... Che strano cambio di nome, dal prete in fiamme al timido agnelluccio di dio, che toglie i peccati del mondo e...
Ah, maledetto catechismo! Ogni tanto tira fuori il peggio di me.
Il disco parte in uno dei modi più ridicoli che abbia mai sentito. Il solito grido con riffone hardcore che dovrebbe essere il ritornello, continua su una strofa dove le linee vocali sono tutt'altro che messe bene. Mi tolgo subito lo sfizio di dire che il cantante è insopportabile. Madonna che rompiscatole, non sta mai zitto. Praticamente il suo discutibile lavoro è ovunque tra grida e strofe. Nei breakdown grida, nelle parti veloci grida, alla fine di una strofa grida, tra una strofa e l'altra ci mette delle altre linee ad cazzum. Sentitevi Insurrection, è orribile, un uso della voce peggiore non l'ho ancora sentito. Non sto dicendo che l'orticante vocalizzatore dalla logorrea da microfono manchi di potenza, anche se non avendolo sentito dal vivo non posso giudicare, sto dicendo che dovrebbe semplicemente starsi zitto perchè proprio non sa come usare la sua voce. Non basta saper fare un po' scream o growl, bisogna anche sapere dove mettercelo, se no non solo sembra uno che vomita sul microfono, ma anche uno che il suo vomitaccio lo sparge per la strada davanti a tutti, senza avere la decenza di trattenersi per andare un attimo al bagno e scaricarsi. E che schifo, stai un po' zitto così ci godiamo un po' i riff anche se in effetti anche in quei pochi momenti dove vomitino (lo chiamerò così da oggi in poi) tace non è che ci sia molto da rallegrarsi.
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I famosi comici italiani sono stati fonte d'isprazione per il cantante dei Lamb of God. |
Non ho trovato un singolo riff valido in tutto il disco. Neanche uno. Voglio dire, sono tutti riciclati da qualche altro riff di qualche altro disco, ma qui non è questione di inventarsi sempre qualcosa di nuovo, è proprio che la composizione è banale e che ci sono dei giri di chitarra veramente poco efficaci. Robe trite e ritrite della peggiore scuola svedese ed i classici breakdown metalcore noiosissimi messi in ogni santissimo pezzo. Ghost Walking è un esempio di quanto questi tizi siano indietro di decenni, il pezzo è di una noia mortale costruito sulla classica scala rock/blues adattata al metal, con un ritmo pedante che proprio non ha alcun mordente e se poi ci aggiungiamo un assolo scontato come il resto del pezzo che va anche fuori scala in un paio di note (eddai cazzo, almeno in studio...) e vomitino che tra le sue classiche urla senza senso esprime il massimo della sua filosofia allora siamo proprio a posto. Number Six sembra un pezzo dei peggiori In Flames con il classico meloritornello che si interpone tra la classica strofa veloce e l'ennesimo breakdown. Che inventiva. Che classe. E dire che i nostri agnellini provano anche la sperimentazione sull'intermezzo Barbarosa, traccia dedicata al famoso pirata gay, capitano della nave più festosa dei Sargassi. Qui i chitarristi danno sfogo alla loro scarsa abilità provando a suonare in armonia sotto un arpeggio aucustico di dubbia qualità, fallendo miseramente nell'intento creando solo dei suoni sparsi qui e li senza alcun signifcato. E sono pure in scala, come si può suonare così male e pretendere di farlo bene? E secondo voi come riprende poi il disco dopo questa fantastica traccia strumentale? Con un breakdown! Evvai! Non ne avevo mai sentito uno prima d'ora. Grazie agnellini. Da qui in poi si sente ancora di più che i riff sono tutti uguali.
Mamma mia, non lo so forse sono troppo severo.
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Vomitino che sta per avere uno dei suoi soliti attacchi. |
L'unica cosa che posso salvare del disco è la batteria, che anche se non è il massimo dell'originalità e sfrutta solo due ritmi in totale devo dire che è molto precisa e che ovviamente insieme al terribile vomitino viene esaltata al massimo dalla produzione. Del basso non ne voglio neanche parlare perchè è il classico bassazzo senza personalità e che si limita a seguire per filo e per segno le linee delle chitarre. La produzione non è il massimo, spesso i suoni si confondono, nei ritornelli il volume delle chitarre tra l'altro viene portato quasi al limite della sopportabilità. So che è una regola comune, ma fossero almeno dei giri decenti. Sentire al massimo volume quei riff mi fa solo male, più male di un ornitologo che non riesce a trovare il suo neognathae, senza contare che in alcuni pezzi si crea un casino di suoni, di chitarre che si accavallano con vomitino che sgridazza su delle altre urla corali fatte dal resto della band. Piatti, contropiatti, distorsioni e tutto quanto in modo assolutamente disordinato. Io penso che questi Lamb of God siano convinti che per fare metal non si debba avere un minimo di ordine, ma cari miei non è così che funziona. Questa musica anche se è costruita da rumoracci distorti che i più ritengono giustamente insopportabili, bisogna eseguirla con molto ordine e disciplina. Non basta mettere una chitarra distorta dietro un altra, con riff senza un perchè, una batteria che sa fare un minimo di beat thrash veloce ed urla che coprono tutto. Ordine ragazzi, ordine.
Preferirei di gran lunga ascoltarmi un pezzo di Shakira piuttosto che questa roba, almeno Shakira è una gran bella ragazza, vomitino invece ahimè, deve aver litigato col suo barbiere ed anche con gli spigoli dei suoi mobili che più e più volte lo hanno preso a testate.
Posso capire che se sei un ragazzino o un neofita del genere tu possa anche apprezzare il nuovo lavoro dei Lamb of God, magari trascinato dalla classica soluzione strofa veloce/breakdown lento da headbanging, ma se sei uno un po' navigato nella scena e pensi che i Lamb of God siano la rivoluzione allora vuol dire che sei sulla strada sbagliata, riprenditi e poi ritorna sui tuoi passi, si vede che hai preso una bella svista.
Ma ehi, dopotutto è solo questione di gusti.
Voto:
2.5 più un manuale di ornitologia
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