Deathspell Omega - Paracletus
http://www.myspace.com/deathspellomega

Il metav come fovma d'avte, ma si tva qvavche annuccio vedvemo tutti questi metallavi vestive in camicetta e cravattino, con sciavpino Fendi e sigavettino messo tva labbva spocchiose e avistocvatiche.
Urticante. Prudoso. Dermatitico.
La cultura è tutto. Senza cultura non si fa niente, ma chi lo vorrebbe un mondo senza cultura? Pensate ai culturisti! Cosa se ne farebbero di tutta quella massa organica, ma ci pensate a tutta quell'intelligenza e memoria muscolare sprecata? Da questo paese ci sarebbe una vera fuga di teste, o meglio di testesteroni! Che tristezza diverebbe allora la nostra cara penisola. Purtroppo qui da noi si sente che la cultura a volte manca. A volte mancano proprio quelle basi fondamentali per far capire all' Homo Medio Sapiens che Carpe Diem non è il nome di una pescheria e che il Romanticismo non è un sentimento. D'altronde cosa parlo a fare io, che non so neanche cosa sia la metameria e che credevo che un trilobita fosse un uomo delle caverne? O che Flaubert fosse l'onomatopea francese del peto e Sturm und Drang quella tedesca? Mamma mia, come siamo messi!
Fortuna che un giovane importante e di grande cultura, per spronare i suoi coetanei pugnati del paese, ha recentemente detto che se uno non è laureato a 28 anni è uno sfigato.
Ehi ma... Cazzo! Ma io sono lauerato! Evvai sono salvo! Ora sono solo disoccupato!
Complimenti al caro amico dalla poca sobrietà (parole sue). Una cosa geniale da dire, specialmente in un paese dove anche se sei laureato a 28 anni è molto facile che tu sia un disoccupato. A quanto pare questo poco sobrio tizio, che quando è al baretto il suo gomito subisce una fortissima ed incontrollata resistenza alla forza di gravità, si è scordato di come lui ed alcuni suoi amichetti abbiano praticamente ridotto il sistema scolastico del paese ad un enigma e che mentre quelli che lui reputa sfigati "scaldano" i banchi delle università, lui ed i suoi amichetti "scaldino" quelli del parlamento. L'unico problema è che loro vengono pagati per farlo...
Sono un idiota!
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Colti metallari precari in fila per un colloquio di lavoro. |
Perchè non ci ho pensato prima a studiare per diventare uno scaldapoltrone? E' una cosa che mi riesce benissimo, d'altronde mentre scrivo tutte queste cazzate riempio di tepore la mia sedia! Assumetemi, c'ho il culo più caldo della Monroe dopo l'incontro con Kennedy e più in fiamme di quello di Dino Cazares dopo un'indigestione di chili con carne! Sono sicuro che potrei scaldarvi tutte le poltrone che volete!
Ma no, probabilmente dovrei riscrivermi all'università per poterlo fare. D'altronde con quel messaggio, quel giovane tipozzo voleva spronare i giovani ad iscriversi ad una fatiscente organizzazione massonica che sta crollando a pezzi, gestita da vecchi mocciosi saputoni, così da creare ancora più disoccupati e per cosa? Bè, ma per dare ancora più soldi al nostro fantastico sistema pac-maniano! Per dare un contributo ad un paese che non ha posti di lavoro a sufficenza per tutti i super geni che si laureano prima dei 28 anni...
Ah no, forse sono fuori strada, forse il motivo è un altro.
Forse gli piacciono le studentesse (e come dargli torto!) o sta solo cercando di accrescere la sua lista di amici di Facebook con delle faccine carine. E chi non si iscrive all'università perchè non ha voglia di continuare gli studi o perchè non ne ha le possibilità? Oh mamma mia, chissà cosa pensa di loro quel grand'uomo incravattato il quale, quando gli viene chiesto di fare una prova per stabilire il suo tasso alcolico, inizia subito a fare il verso del meles meles!
Un genio del male! Ragazzi, se ascoltate gli Abigor, praticate il corpse painting (è così che si dice vero? Aspetta che vado a riguardarmi l'altra recensione...) e pensate di essere cattivi solo perchè adorate allegorici demoni medioevali, vi prego di ricredervi. Non siete niente in confronto a quest'uomo. Siete solo delle piccole caccole condotte verso la luce da un invadente dito nel naso.
Costui è più brutal di un disco dei Disgorge, fa dell'humor più black degli Immortal e le sue affermazioni hanno più power dei Gamma Ray!
E' metallaro. C'è poco da fare, sono sicuro che dietro i cd di musica classica che conserva in un porta cd in mogano che costa più della mia macchina, il nostro caro amico abbia una vasta collezione di cd metal! E non intendo AC/DC o Iron Maiden o Def Leppard. No, no. A lui piace la roba tosta, ma essendo anche un uomo di cultura, ascolta gruppi che mettono una buona dose d'arte nei loro lavori. Gruppi come i neri metallari francesi Deathspell Omega. Sono sicuro che Paralectus sia uno dei suoi dischi preferiti e che reciti alla perfezione la strofa in francese della splendida Dearth, mentre sorseggia un calice di merlot, atteggiandosi a vero intenditore. D'altronde tutti gli uomini di cultura adorano il francese.
Odio il francese. Oddio, l'ho detto! Oh no, non sono un intellettuale, non sono un Fleur du Mal! Non sono uno Spleen o un Etranger! I Paradise Lost sono una band doom senza alcun riferimento al romanzo di Milton! Hans Zimmer ha inventato la musica classica! Lo ammetto lo ammetto! Sono uno sfigato!
Però nella mia sfigataggine e virulenta ignoranza devo dire che anche se il francese non mi piace come lingua, i Deathspell Omega potrebbero anche parlarlo per tutto il disco, non mi darebbe alcun fastidio. Questo Paralectus non è un'opera per ventottenni scaldapoltrone. Ragazzi, qui ci sono frasi in latino e testi sul conflitto tra uomo e religione, scolpiti su una musica trascinante, le quali chitarre potrebbero essere quasi paragonate a dei dolci suoni di piano classico, sotto l'incedere a volte tempestoso della batteria, a volte lento come un epitaffio trovato su una lapide abbandonata in una notte di campagna. La prima volta che ho ascoltato questo disco mi sono emozionato. Sul serio, di solito il metal estremo mi colpisce nei sensi e mi suscita sentimenti energici e di rivolta, mentre Paralectus mi ha quasi commosso. So di essere un povero pazzo sfigato (ovviamente è la parola chiave del giorno) a commuovermi con una musica del genere, ma ascoltate la fine di Wings of Predation e ditemi se non vi colpisce dritti al cuore. O Abcission, con quella batteria che ci tormenta con terribili pennellate di violenza e con quella chitarra arpeggiata, dai suoni morbidi e cullanti che viene accompagnata da una voce disperata che chiede aiuto a Dio o al Demonio per fargli trovare un lavoro o per fargli trovare la forza di finire l'università! Si! Energia pura che si trasforma in due mani che ci stringono il cuore fino a mozzare le vie sanguigne e ci fanno chiedere perdono per non esserci laureati prima dei 28 anni! Che atmosfera si raggiunge nella già citata Dearth quando quella recitata voce francese accompagna i bellissimi e terribili accordi di chitarra. Questa è la musica che Michelangelo Merisi aveva inconsapevolmente nella testa quando dipingeva i suoi capolavori! Vogliamo parlare del basso che intercede sulla folle Phosphene? O dell'inizio quasi groove di Have you Beheld the Fevers che poi si butta su un ritmo fatto di blast beat furiosi che ci accompagna fino alla fine? O magari, per concludere il disco, le chitarre che quasi si fanno violini sulla finale Apokatastasis Panton? Ma dico, avete visto che titoli che hanno le tracce? Questi si che sono uomini di cultura! Dei veri fighi, non degli sfigati qualunque, sono sicuro che il tailor-made man che tanto odia i trentenni non laureati adora i Deathspell Omega. D'altronde poco si può fare se non apprezzare il prodotto quando le chitarre sono così ben suonate con queste oscure melodie e questi arpeggi che si infrangono su divini ritmi di batteria come le onde sugli scogli del Der Wanderer über dem Nebelm (marschfanganenstein!) e quando il cantato si trasforma da recita teatrale a disperata preghiera infernale mentre il basso distorto ci sfonda la cassa toracica.
Un disco a dir poco eccezionale. Inutile usare termini da persona colta come "sperimentale" e "avanguardia", questo disco non è altro che puro cuore, un prodotto suonato col cuore e con passione, che sia divina o infernale francamente me ne frega poco, l'importante è che la musica dei Deathspell Omega mi abbia davvero toccato le corde dell'anima e che le abbia fatte vibrare.
Adesso posso anche andare a buttarmi in una caverna piena di orsi, perchè dopo tutta questa mielosità sono sicuro che persino ai cari amici plantigradi potrei risultare eccessivamente dolce.
Puah! Mi faccio schifo, oddio perchè? Perchè sono così sfigato? Ti prego cantante dei Deathspell Omega, butta un altro gridaccio per me! In francese magari, così facciamo vedere che siamo gente colta!
Sono sicuro che anche l'ometto dall'occhialino stilettato la pensa come me, d'altronde lui Paralectus se lo stava ascoltando prima di sparare quella sentenza che lo ha praticamente messo al top dei click della giornata. Infatti, cosa diavolo la sto scrivendo a fare questa recensione? Nessuno la leggerà! Va bè, sti cazzi, mi sono divertito a scriverla e devo dire che se il mio coetaneo dalla lingua più biforcuta delle mani di Ferrara ad un buffet volesse mai farsi una birra con il sottoscritto, laureato prima dei 28 e disoccupato autore di questo giullaresco blog metalloso, sarò ben lieto di fare un brindisi e di offrire. Basta che poi non mi faccia il verso del tasso, quando gli chiedo quanto ha bevuto.
Voto:
28 più una poltrona da scaldare
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