lunedì 27 febbraio 2012

QUOTH THE RAVEN... (PARTE 2)


Nevermore - The Obsidian Conspiracy


(niente pagina myspace, seriamente... Andate ad ascoltare qualcos'altro.)

Mai più, mai più.
Mai più i Nevermore tireranno fuori altri dischi come This Godless Endavor. Mai più, mai più disse il corvo. Povero corvo, costretto a sgracchiare durante l'ascolto del pessimo The Obsidian Conspiracy.
Soldini. Non c'è altra ragione ragazzi. Anche le rivistucole metal hanno le loro mazzette dalle case discografiche, anche le webzine che più si definiscono dalla parte di questa musica sono pagate. Niente è più genuino, gli editori ed i redattori si scompongono di fronte alla realtà, costretti a dare un parere forzato ad un disco, tremolanti sotto i riflettori e le aspettative dei vari fan della band recensita. Non capisco, o a questa gente gli piace ficcarsi delle banane nelle orecchie a prima mattina o proprio non hanno idea di cosa sia la buona musica.
Continuate così, care rivistucce metallinose. Continuate ad esaltare dei prodotti mediocri, a ficcare in copertina musicisti morti ed a relegare le giovani promesse nelle ultime pagine, ma poi non lamentatevi se il metallo sta lentamente morendo. Un reparto geriatrico, sempre gli stessi gruppi che si riciclano triti e ritriti, sempre le stesse idee, sembra di stare a Montecitorio! C'è poco da fare ragazzi, qui anche questa musica è andata in mano ai vecchi. Poco mi frega se i megagrupponi hanno creato il genere, ormai sono MORTI. Basta con gli Iron Maiden, i Metallica ed i Black Sabbath, massimo rispetto per quello che hanno fatto, ma basta metterli in prima pagina, sono vecchi! Il nuovo disco dei Metallica con Lou Reed? La sola idea mi fa piangere dalle risate. I Queensryche? Uno dei miei gruppi preferiti, ma American Soldier è veramente inascoltabile, Tate ormai non ha più voce... Continuate a creare festival di soli vecchi gruppi, continuate a pregare in ginocchio per una reunion dei Black Sabbath, mentre le nuove promesse vi passano sotto il naso inosservate.
Ragazzi, ma che sta succedendo? Che cazzo è? Cocoon?
Metallaro moderno.

Il Gods of Metal è come andare a giocare a bocce in un ospizio. Fatevene una ragione, voi non amate il metal, voi lo state seppellendo. La vostra testa è chiusa, si fa comodo materasso per salvarvi da nuovi suoni e da idee più complesse. Bravi, andate pure ai concerti di band underground a NON fare headbanging solo perchè i musicisti non sono famosi. Idee trite e ritrite, vecchie speranze ormai già tramontate e l'idolatria di antichi feticci barbosi, pronti a tutto pur di vendervi il loro ultimo gadget o CD fasullo.
The Obsidian Conspiracy. L'unica cospirazione di questo disco è contro il metal, anzi contro la buona musica. Quando uscì questo disco rimasi allibito dalla sua mediocrità.
Devo dire la verità, a parte pochissime persone che hanno ascoltato bene questo obbrobrio e lo hanno giustamente martellato con commenti negativi, il resto delle opinioni che trovai al tempo della sua uscita e che ho trovato adesso, definiscono questo vomito musicale come uno dei migliori lavori dei Nevermore.
E' veramente deprimente questa cosa, un'altra sorridente spalata di terra sulla tomba del metal. Se vi piace questo disco mi spiace, ma non posso definirla questione di gusti. O non avete MAI ascoltato i Nevermore prima d'ora e quindi tutto questo vi sembra nuovo, giustificando il fatto che un disco del genere possa piacervi, oppure non siete capaci di distinguere un salame al cioccolato da uno stronzo appena cacato. La vostra percezione è alterata, siete fuori dalla retta via, persi in danteschi inferni non riuscite più a riveder le stelle.
Ma quelle ci penseranno i Nevermore a farvele vedere, perchè con Obsidian Conspiracy urteranno così tanto i vostri nervi da farvi venire voglia di dare testate contro gli spigoli dei durissimi armadi Ikea.
Allora, inanzitutto scordatevi le perizie tecniche e trovate geniali di This Godless Endeavor. Loomis e Williams sono tornati nelle retrovie, lasciando spazio a Dane con dei pezzi lineari e scontati. Strofa, ritornello, strofa, ritornello, strofa, ritornello. I bridge sono praticamente un optional e le parti di pura musica sono lasciate solo agli assoli, tra l'altro sotto la media di Loomis. Tutto si è appiattito, i riff, le composizioni e la sezione ritmica. Anche Dane che dovrebbe essere il protagonista assoluto, non riesce a risultare convincente nel cantato.
Sono tornato! SONO TORNATO!
No, Dio ti prego no!
Parto subito con la ridicola "Moonrise". Il pastrocchio di riff è sconvolgente, si parte con la riffata diretta in stile thrash per poi finire su un ritornello assolutamente patetico e ripartire con una specie di breakdown metalcore che stride con tutto il resto. Le idee sono finite ragazzi. Il pezzo riparte così e purtroppo quel terrificante ritornello non ci lascia più e come il fantasma di uno spiacevole antenato, il tremendornello ci inseguirà nei nostri incubi.
"Emptiness Obstructed" è un'altra roba che mi fa venire voglia di mangiarmi una pizza con mozzarella, acciughe, nutella e yogurt avariato, giusto per un allegro suicidio alimentare, visto il voltastomaco che questo pezzo mi causa. Potremmo collocare la traccia in questione tra la semi-ballata Nevermoriana ed un brutto episodio di quell'altro orrore di Enemies of Reality. Ed è così che la band decide di annoiarci fino all'estremo con un arpeggio scontato ed un Dane sempre più emozionabile e depresso al limite del fastidio universale. Dopo questa cosa non ben definita, si riparte alla grande con uno dei pezzi più noiosi della storia discografica dei nostri quattro. "The Blue Marble and the New Soul" è una ballatona che vorrebbe imitare i loro amici cittadini Queensryche di Promised Land, ma che finisce per rompere la gabbia che improgiona i più profondi e tremendi sbadigli e stiracchiate di stanchezza. Loomis prova anche l'assolo un po' più melodico, ma devo dire che gli riescono meglio le shreddate. Lo capisco comunque, lui e Williams hanno la mia comprensione, dopo essersi espressi al meglio in This Godless Endeavor sono stati rimessi al loro posto. Non per niente dopo questo schifo di disco i due gentiluomini hanno abbandonato la band. Francamente per un musicista dev'essere parecchio deprimente tirare fuori una roba studiata come This Godless Endeavor e subito dopo tornare indietro su pezzi commercialotti e facili come quelli di The Obsidian Conspiracy. "The Day you Built the Wall" è l'ennesimo pezzo privo di idee. Arpeggio, riff incazzato, arpeggio, riff incazzato. Niente di originale, la chitarra è inespressiva, non si muove dal trito e ritrito e posso solo immaginare l'espressione del batterista mentre suona sta roba. Una faccia annoiata dietro le pelli che utilizza solo un quarto del proprio potenziale. Mamma mia che palle! Voglio dire: avete la possibilità come musicisti di riuscire a creare dei pezzi fantastici ed allo stesso tempo complessi, cosa non facile, eppure vi rifugiate come femminelle sotto la gonnella di mamma Orecchiabile, perdendo così ogni tipo di motivazione nel fare musica. Finiti, morti e sepolti. Ciao ciao Nevermore.
Il pezzo più ridicolo però è "Your Poison Throne". Rise! Rise! Rise! Non potevo credere alle mie orecchie, sembravano quelle mezze tacche degli Arch Enemy! No ragazzi, no. Voi potete fare molto di meglio, ma si vede che proprio non ne volevate più sapere. Questo pezzo è l'epitaffio finale dei Nevermore. Una strofa così orribile è difficile da concepire, stessa cosa per il ritornellone melodico che come al solito fa a calci volanti con il resto della traccia. Posso capire che si fossero rotti le scatole di suonare insieme, ma allora lasciate la scena con un ottimo disco come This Godless Endeavor. Così francamente mi fanno quasi essere contento che si siano sciolti. Tanto ormai questi Nevermore se n'erano andati a spasso in diversi side project, tutti assolutamente inascoltabili. Gli unici due pezzi che quasi potrei accettare sono "The Termination Proclamation" e la title track che hanno un buon groove ed un bel tiro. Purtroppo però entrambe cadono giù di tono nei tremendi ritornelli e poi specialemente la title track finisce in modo deludente, con uno stop, un punto che è la prova che questi tizi non ne potevano proprio più.
Questo disco manca proprio di pathos. Non c'è quella disperazione quasi sacrale alla quale ci hanno abituati i Nevermore, quella voce di Dane che sembra stare per esplodere in grida di rabbia, ma che alla fine rimane oppressa dal sistema ingiusto e che non può fare altro che lanciare lamenti teatrali dietro la rabbia interiore che le chitarre e la sezione ritmica ci comunicano. Non ci sono quei riff rancidi e quegli assoli vorticosi. E' come se l'intero gruppo si fosse sparato litri di camomilla e senza impegno si sia ficcato in saletta giusto così. Ovviamente si capisce che l'intero progetto vuole evidenziare il cantato, ma neanche quello è fatto bene! Non ho niente contro i dischi dove la voce viene resa principale protagonista, ma in The Obsidian Conspiracy c'è probabilmente il peggior Dane di sempre. Brutte strofe, brutte linee vocali e poi uno stile piattissimo. La rabbia è svanita e non si fa altro che andare a cantare scontate melodie su scontati ritornelli.
Davvero ero allibito quando ho letto tutte le critiche positive date a questo lavoro. Era quasi irritante vedere dei tizi che venivano pagati per scrivere delle recensioni definire The Obsidian Conspiracy un gran disco. Anche quelli che lo hanno definito un BUON disco. Ma siete seri? Forse dovreste cambiare radicalmente i vostri ascolti, forse fareste meglio a recensire dei dischi di Albano o di neomelodica napoletana. Addirittura un disco dei Lacuna Coil mi risulta meno orticante! Almeno quella è musica poco pretenziosa, di facile ascolto e che non si sforza minimamente di fare altro se non presentare succinte versioni della bella cantante. Loro lo sai che non possono fare di più, ma cazzo dei musicisti come i Nevermore potevano continuare a spaccare. In realtà in loro ho visto una copia dei Queensryche, anche loro si erano commercializzati con Empire per poi tornare su lavori più celebrali come Promised Land. Dopo però, una volta mostrato che potevano fare ciò che volevano, invece di presentare dischi sempre migliori, sono tornati alla mediocrità commerciale. Stessa cosa i Nevermore. Sarà un germe che gira per Seattle, forse i musicisti dopo un po' vengono colti da una voglia assoluta di fare musica di merda. Oppure è semplicemente la vecchiaia. Non scordiamoci che Dane e Sheppard erano comunque partiti come Sanctuary negli anni 90. La vecchiaia che continua a inserirsi come un germe malefico in tutti i sistemi possibili, anche in una musica giovane, fresca e con molte proposte come il metal. C'è poco da fare ragazzi, quando si invecchia le idee finiscono, la rabbia della gioventù lascia spazio alla tranquillità e di conseguenza la potenza che ci si aspetta da questo genere finisce sepolta sotto la senilità di un bianco cuio capelluto. Però non preoccupatevi, se questo disco vi è piaciuto allora la mia opinione vi risulterà inutile quanto un dipinto di Pollock ad una mostra di Giotto. Tranquilli, ci sono un sacco di persone che per questo disco sono impazzite, comprando anche edizioni limitate ed altre amenie. Ci sono una marea di persone che hanno definito questo disco un capolavoro ed alla fine chi sono io per dire che non hanno ragione? Forse la mia visione del mondo musicale è distorta, forse non riesco a cogliere il genio dietro le composizioni scontate, forse mi manca qualche episodio o forse mi sto facendo vecchio e non riesco più a distinguere l'evoluzione musicale, rifuggiandomi nelle mie assurde convinzioni come un antico lupo si nasconde nella sua caverna.

Forse.

O forse questo disco è semplicemente una merda.

Mai più Nevermore. Mai più.

Voto:

1,5 più un biglietto per il Gods of Metal

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Peccato che tu me l'abbia fatto cancellare prima che potessi sentirlo... certo, eri convincente con quella pistola puntata allo scroto, ma magari avrei potuto dargli una possibilità... d'altronde sono colui che ha un pezzo degli Einsturzende Neubauten come sveglia del mattino! :D

    RispondiElimina
  3. Si fidi messere, questo disco potrebbe farla svegliare in preda a convulsioni di odio e rabbia, avviandola verso una spiacevole giornata. :D

    RispondiElimina