Mitochondrion - Parasignosis
Immagino che ci sia poco da fare in Canada... Con tutta quella neve ed il freddo che fa, non trovo difficile pensare che i trucidi capelloni ingiubbotati del luogo si chiudano in sala prove a suonare. Me li immagino, tutti questi metallaroni intellettuali che corrono nelle loro macchinine coperte di neve verso il bel calduccio di una sala prove, con la promessa di una bevanda calda mentre si compone della musica.
E quando si parla di musica, specialmente di metal, il Canada non ha proprio niente da invidiare a nessuno. E' dai tempi dei Rush che sono all'avanguardia, per non parlare dei grandissimi ed incompresi Voivod sempre nell'ombra e purtroppo colpiti da una serie di sfortune non da poco, seguiti poi dallo schizzatissimo Devin Townsend che fino a poco tempo fa devastava ed incantava con i suoi Strapping Young Lad e la sua Devin Townsend Band e...
Ok, fine della panoramica noiosa e poi scusatemi, ma tutti questi gruppi fanno musica leggera.
Vi chiederete voi e mi chiedo anche io: ma i Mitochondrion da dove cazzo saltano fuori? Eredi della sperimentazione assassina dei migliori Gorguts e della furia dei Cryptopsy prima delle manie di protagonismo di Mounier, ecco qui il gruppo che ultimamente si sta più facendo sentire nella scena del brutale metallo della morte (traduzione letterale) con il loro secondo lavoro: Parasignosis.
Devo dire la verità, i primi ascolti di questo disco non mi hanno assolutamente colpito, mi sembrava una massa sonora indefinita, una specie di scimmiotatura fiacca degli Incantation. La mia pigrizia uditiva non mi aveva assolutamente fatto cogliere gli aspetti sonori più intricati e studiati del disco fino a quando qualche settimana fa, riascoltando la title track, mi sono reso conto di quanto questi tizi siano incazzati e motivati a friggere il cervello di qualsiasi folle si appresti a prestare (uh yeah!) orecchio alla loro ultima fatica.
I cari Incantation c'hanno messo sicuramente lo zampone di capra satanica nell'ispirare i nostri cari Mitochondrion, ma loro quello zampone se lo sono cotto con un brodo di allucinogeni dando vita ad un muro di suono che crolla dritto sulle orecchie dell'ascoltatore tra ridondanti sfuriate spezza ossa come in Tetravirulence (che è anche un bel termine devo dire...) o nella assolutamente Gorgutsiana Trials. E dopo una bufera di blast beat e riffoni presi direttamente dal caos cosmico che sicuramente aleggia nella mente di questi deviati, i Mitochondrion danno il colpo di grazia a tutti e due i nostri emisferi con Kathenotheism, l'ottava traccia, che è probabilmente la musica che ascolta Nyarlathotep quando fa yoga. Incessante e funerea fino alla fine, dove un blast beat viene accompagnato da suoni descrivibili solo come pura follia, Kathenotheism chiude su tre tracce outro ambient drone, dove alla fine una tastiera che richiama la chiusura di The Unknown Knows di Nothingface dei Voivod sfocia su voci cavernose che se sentite al contrario dicono "Riascolta questo cazzo di disco!".
L'unico difetto che trovo in Parasignosis è che il basso è assolutamente inascoltabile, ma non nel senso che proprio non lo si può sentire, dico nel senso che evidentemente qualcuno in studio ha lasciato il suo gatto o la sua scimmia giocare con il mixer, magari qualche tenera e simpatica zampotta ha toccato qui e li ed in una caotica quanto improbabile epifania mistica il volume del ciccioso strumento quattrocorde è stato abbassato del tutto... Peccato perchè un suono di basso ben definito avrebbe potuto aggiungere follia al... Ah, ma che sto scrivendo! Non si può aggiungere altra follia a Parasignosis o probabilmente il SETI potrebbe ritirare tutte le copie dal mercato cercando probabilmente qualche messaggio musicale in lingue aliene morte. Questo disco è una gigantesca massa marina deforme che grida urla malate, creata da tre tizi che dovrebbero essere rinchiusi in un manicomio solo per aver pensato tutto questo! Pazzi scatenati! Chiassosi malati! Schiamazzanti discoli che non siete altro!
In conclusione direi che Parasignosis è un lavoro che secondo me si è guadagnato un posto fisso tra i classici del genere "Metal che non è metal, ma qualcosa di assolutamente pazzesco che se lo fai ascoltare a qualcuno potrebbe anche farsela addosso dalla paura".
Fate in modo di procurarvelo e poi magari avremo modo di parlarne insieme in manicomio.
Peace!
Voto:
9 più uno zampone di capra satanica con lenticchie.
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